Riporto dal sito loose-ends.it:
A note form Bruce Springsteen (Tradotto da DD, Arry10 e DATMan)
Nel 1997 ho registrato “We shall overcome” per “Where have all the flowers gone: The songs of Pete Seeger”. Cresciuto a suon di rock’n’roll, conoscevo poco la musica di Pete e/o la profondità della sua influenza. Così sono entrato in un negozio di dischi e ne sono uscito con un mucchio di dischi di Pete Seeger sotto il braccio. I giorni seguenti trascorsi nell’ascolto di quei dischi, la forza di quelle canzoni, la loro ricchezza e il loro potere, mi hanno fatto cambiare idea sulla “folk music”. L’ascolto di questa musica e la nostra prima sessione del ’97 per il disco di Pete sono state per me l’inizio, apparentemente casuale, di una ricerca. Tramite Soozie Tyrell, violinista della E-Street Band, ho conosciuto un gruppo di musicisti di New York City che poi sono venuti a suonare nella nostra fattoria, a una festa nei campi. Fisarmonica, violino, banjo, contrabbasso e washboard(1) : era il suono che stavo cercando per il progetto su Pete Seeger. Volevo il suono di un po’ di persone che si incontrano per suonare. Dopo qualche
telefona-ta, ci siamo sistemati uno vicino all’altro nel salotto di casa mia (i fiati in corridoio). Fino ad allora non avevamo mai suonato insieme manco una nota. Ho contato gli accordi iniziali di “Jesse James” e abbiamo cominciato. È stata come una corsa sulla giostra del luna park, il suono della sorpresa e il puro gusto di suonare. Musica di strada, musica da camera, musica da taverna, musica selvaggia, musica da circo, musica religiosa, gutter music 2) : c’era tutto questo in quelle canzoni, alcune con più di cent’anni. Rock, swing, roll. È stato un modo per tornare indietro alla informalità, alla libertà, all’eclettismo dei primissimi anni della mia musica per poi andare avanti. Questa è una registrazione dal vivo, tutta ripresa in tre sessioni di una giornata (’97, ’05 e ’06) e senza prove. Tutti gli arrangiamenti hanno preso forma mentre li suonavamo, potete sentirmi urlare i nomi dei ragazzi e degli strumenti mentre suoniamo. Questo approccio trascina l’ascoltatore lungo tutta l’esecuzione: si può sentire la musica non solo mentre viene suonata, ma anche mentre viene creata. Così, alzate il volume, mettetevi le scarpe da ballo [e da canto] e divertitevi. Noi l’abbiamo fatto. Queste sono le Seeger Sessions. Pete, grazie per l’ispirazione.
Bruce Springsteen
6 Marzo, 2006(1)Washboard, letteralmente la tavola in legno e metallo per lavare i panni: proprio quella che si u-sava nel secolo scorso, prima che inventassero la lavatrice. (2)Intraducibile.E stasera mi aspetta il concerto! Non vedo l'ora!!!
3 commenti:
CI VEDIAMO IN AUTUNNO!
Con queste parole si è concluso lo show milanese. Parole cariche di aspettative e accolte con un ovazione dal caldissimo pubblico.Tornerà con questa band o con la Leggendaria E-Street? Non è dato saperlo per ora.
Scaletta:
Jesse James
O Mary Don't You Weep
Johnny 99
John Henry
Eyes on the Prize
Old Dan Tucker
Cadillac Ranch
Erie Canal
My Oklahoma Home
If I Should Fall Behind
Mrs. McGrath
How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?
Jacob's Ladder
We Shall Overcome
Open All Night
Pay Me My Money Down
My City of Ruins
Ramrod
You Can Look (But You Better Not Touch)
When the Saints Go Marching in
Buffalo Gals
invece di auto-puinirti, posso punirti io? :P
Il Boss è come i Pearl Jam: vale sempre i soldi che costa. Sempre!!!
Attendo settembre (con E-street band)
L.
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