26 dicembre 2006

Foo Fighters - Skin And Bones



Un altro disco caldamente consigliato! Si tratta della registrazione del live acustico che i Foo Fighters del grandissimo Dave Grohl (cercate su YouTube i video dei live mentre suona la batteria...) hanno fatto (purtroppo) solo negli Stati Uniti (e forse una data in Giappone).
Peccato per qualche pezzo "famosissimo" che spezza un po' l'attenzione ogni tanto! Da comprare (sembra ci sia in giro anche un dvd..)

17 dicembre 2006

Ultimi!

Serata drammatica ieri sera alla BluesHouse;)

Nonostante la presenza di tanti di voi, sempre piacevole, questa volta siamo arrivati ultimi nelle votazioni per la finale del concorso live@blueshouse!

Un risultato che nasce da diversi motivi (non abbiamo suonato bene, principalmente a causa di problemi tecnici sul palco - dovuti all'impossibilità di fare il soundcheck, alla resa in sala - poco supporto del fonico di sala, e alla presenza di buoni e "furbi" gruppi - la serata si è trasformata in una cover-night di canzoni rock-blues, nonostante l'idea del concorso di privilegiare l'originalità.. e le votazioni del pubblico hanno premiato alla fine questa scelta).

Nonostante ieri sera, per me l'esperienza è stata positiva, il regolamento del concorso era uno dei pochi con un senso "musicale", l'atteggiamento di chi l'ha organizzato è stato da me molto apprezzato, forse qualche dubbio un più nasce da quello del locale (strumentazione a disposizione, prove - quando è stato possibile farle - troppo approssimative, resa in sala a volte non adeguata - se una chitarra non si sente, ci si aspetta che sia un fonico ad avvisarci e a sistemare le cose, e non gli amici che sono tra il pubblico..).

A questo punto.. che dire!?!?!

BUONE VACANZE!!

Ciao!

18 novembre 2006

DVD!


Come per la travolgente vittoria interista di qualche anno fa in quel di Torino, in occasione di una partita di coppa Italia, anche noi, per celebrare la nostra vittoria, abbiamo preparato un DVD del live di giovedì scorso alla BluesHouse! Grazie alla Deb per aver fatto le riprese!
Se volete averne una copia, scrivetemi su gpg1978@yahoo.it
Stay Recorded

10 novembre 2006

Andiamo a Berlino, andiamo a prenderci la Coppa... (parental advisory, explicit lyrics)

... come disse Caressa a Bergomi nella semifinale contro la Germania!!
No, non sono scemo (non del tutto quanto meno): è che, ancora fatico a crederci, contro ogni pronostico abbiamo vinto la serata della Blueshouse e siamo in finale!!!
Dunque, ieri sera ero incazzato come una belva perchè ero convinto di aver suonato malissimo (sono riuscito persino a mandare fuori Davide, che è un metronomo umano!!) e che la resa del gruppo, in generale fosse stata non all'altezza: beh, alla faccia, evidentemente non capisco più un cazzo di musica!!!!
Non nascondo la soddisfazione estrema e l'orgoglio per questo risultato, soprattutto considerando che avevamo portato solo 16 persone e i voti che abbiamo ricevuto (dal solo pubblico) sono stati... 61!!!!! Sono quasi imbarazzato... questo vuol dire che altre 45 persone, che non sapevano chi fossimo, ci hanno sentiti e gli siamo piaciuti: senza contare i lusinghieri 27 della giuria, per un totale di 88!
Ovviamente tutti i ns ringraziamenti vanno a chi ci segue SEMPRE e dovunque (Deb, Simo, Vime, Gianca, Killer, Igor e tutti gli altri), ai portafortuna (il contumace Mastro e Albe), alla Sara (che quando riesce si fa da Fano a Milano per vederci, respect!) e a tutti quelli che ci hanno sostenuto in generale (scusate se non ho scritto tutti i nomi, ma ringraziamo davvero tutti): un grazie anche al CED (vedi post precedente "Ask the Dust") per la strategia che ci ha permesso di vincere per un'incollatura. ah, e complimenti (sinceri) anche agli Inner Eye.
Non vorrei sembrare eccessivamente autoreferenziale, autocelebrativo, automunito e auto-tutto, però per noi è una soddisfazione davvero enorme: non tanto per la finale, quanto per il fatto che, alla fine, è stato il pubblico a premiarci (oltre che la giuria)... quando qualcuno fa un "lavoro" (che poi lavoro non è) come il nostro, questi ritorni sono la cosa più importante.
Prima non mi interessava più di tanto (miravo alla finale e basta): adesso però, voglio alzare la coppa anch'io.

L.

PS: qualcuno nel gruppo (a voi indovinare chi) aveva incautamente promesso uno streaking in caso di vittoria della serata... io e la mia macchina fotografica attendiamo con impazienza ;)

06 novembre 2006

Ask The Dust


Chiudete le valige, si va alla BLUESHOUSE
Dust fan&fansine vi voglio pronti e carichi per giovedì 9...
obiettivo finale: alzare la coppa!!!!!
e ciò sarà possibile solo grazie al vostro voto...
quindi, sulle schede che riceverete all'ingresso del locale scrivete la vostra preferenza....DUST!!!!
ciaoooooo

06 ottobre 2006

Live at BluesHouse - Ancora!


Abbiamo superato le eliminatorie del concorso musicale alla BluesHouse e torneremo Live giovedì 9 novembre!
Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che sono venuti mercoledì scorso (grazie al vs supporto siamo passati)! Speriamo che il 9 siate ancora di più!
A presto more newz
FanDustic

03 ottobre 2006

BluesHouse!


Domani sera live alla BluesHouse, ore 21.30!
Vi aspettiamo numerosi!

20 settembre 2006

17.09.2006 – Cronaca di una serata speciale: PEARL JAM Live in Milano


Inutile che lo nasconda: sono PARZIALE. Quando si parla di LORO sono PARZIALE.
Forse dovrei prima premettere che per me i Pearl Jam sono una ragione di vita e la più grande ispirazione (non solo musicale), forse dovrei anche spiegare dopo 2 giorni l’uragano che si è scatenato al Forum mi imperversa ancora dentro, forse dovrei dire un sacco di altre cose, ma per ora un grazie basta.
E ora il concerto.

17.09.2006 - Datch Forum - Milano, Italia
Scaletta
: Go, Last Exit, Save You, World Wide Suicide, Corduroy, Severed Hand, Unemployable, Even Flow, I Am Mine, Man Of The Hour, MFC, Daughter / (Another Brick In the Wall Pt. 2), Faithful, Comatose, State Of Love And Trust, Why Go
Bis 1: Picture In A Frame [cover di Tom Waits], Parachutes, Black, Crazy Mary, Given To Fly, Alive
Bis 2: Do The Evolution, Big Wave, Leash, Rockin' In The Free World, Yellow Ledbetter
(grazie a www.pearl-jam.it)
Prendiamo posto esattamente 40 secondi prima che il concerto inizi, si affievoliscono le luci, LORO salutano con la manina, l’urlo sale e parte Go (mai opener fu più azzeccata): in quel momento ricordo esattamente i concerti di Milano 1996 e Milano 2000 e realizzo che Milano 2006 sarebbe stata una serata speciale.
L’inizio (potete vedere la scaletta sopra) è un rullo compressore: non tutti apprezzano la velocità alla quale eseguono i pezzi: io sì, ma ancora una volta, sono PARZIALE;)… insomma, sentire Last Exit seguita da Save You (come il DVD Live in NY 2003) seguite da WWS, è stata una scossa di adrenalina violentissima. Poi Eddie dice qualcosa in italiano al pubblico… già, il pubblico…
Il pubblico è fantastico, ancora più di quello del 2000, che aveva regalato ai Pearl Jam dei cori su Garden da brivido (ancora ringrazio il cielo di averla sentita nella versione originale): il battito delle mani è sempre a tempo (miracolo!!!), i cori sono puntuali, a tempo… in generale un gran pubblico, una grandissima atmosfera: il Forum “respira” con la stessa intensità della band.
Dicevamo di Eddie che parla in italiano (beh, quasi) e, complice il riverbero sul suo microfono, sembra il Papa che dice l’Angelus: in realtà saluta il pubblico, spende qualche parola sull’Italia campione del Mondo (e qui i soliti stronzi, perché di stronzi si tratta, partono col becero popopopo), e poi parte Corduroy, prima sorpresa della serata: non mi aspettavo di sentirla e me la godo di brutto!! Nel frattempo sono fradicio, felice, carico e partecipe: sono lì, e questo vuol dire tutto!
Severed è ancora più bella e coinvolgente dal vivo che su disco (ma non avevo dubbi) e persino Unemployable mi piace dal vivo, ma sono in trance e potrebbero fare anche “Applausi per Fibra” e sarebbe meravigliosa lo stesso;))
Poi, e non so spiegarlo ma lo sapevo, parte Matt e Even Flow fa venire giù (per la terza o quarta volta) il Forum: la facciamo tutte le settimane in sala prova, ma sentirla, dopo così tanti anni live da loro è “un’emozione che sbatte le porte” (chi indovina la citazione - non noi Dust, non vale – riceverà una bambola a grandezza naturale del cantante Volpale)… è quasi troppo per me, ma non è ancora finita…
Eddie rimarca l’importanza della sicurezza e attacca una bella versione di I am mine, ma non mi ci soffermo troppo perché quello che segue è il primo momento davvero “speciale” del concerto: parte Man of the Hour ed è… non so, so solo che toglie il fiato da quanto è bella, in particolare l’entrata dell’Hammond (unico momento in cui mi ha fatto piacere la presenza di Boom, insieme a Crazy Mary) mi ha sollevato la pelle di almeno 1 centimetro (e, vi assicuro, lo fa ancora adesso). Indimenticabile.
Il trittico che segue (MFC, Daughter/ABItW Pt. 2, Faithful) è strepitoso, in particolare Daughter che, come usuale nell’ultimo periodo, include un pezzo del grande classico dei Pink (con molta partecipazione dal pubblico): peccato per l’improvvisazione vocale, un po’ troppo “cercata” e non di grandissimo effetto (molto meglio quella del 2000)… e il “we all believe” di Faithful è una delle frasi cardine della serata.
Poi sento il primo accordo del pezzo che segue e penso che non potrei stare meglio di così: State of Love and Trust era il pezzo più atteso per me (e non solo visto il BOATO che ha tirato giù il Forum), il finale è fuoco puro, il mio corpo è sulle gradinate, ma tutto il resto è nell’aria, sul palco, dappertutto. La catarsi si compie con Why go, con quei cori che mi risuonano ancora nella testa e nel cuore.
Pausa. Riprendo fiato (anche adesso).
Riparte Eddie da solo con una cover (che poi apprenderò essere di Tom Waits) e poi segue Parachutes (senza infamia nè lode) e poi il VERO apice del concerto: credo che tutti i presnti, inclusa la band, non dimenticheranno MAI la versione di Black che i Pearl Jam e il pubblico hanno fatto. Dritta al primo posto di qualsiasi concerto io possa avere mai visto (e, temo, mai vedrò): il pubblico che canta anche dopo la fine della canzone, la lacrimuccia di Eddie, l’emozione di tutti. No, non è e non sarà mai ripetibile. Crazy mary è solo la prosecuzione di quel momento di grazia.
A quel punto avevo già avuto più di quanto mi sognassi di ricevere: e i pezzi successivi e il secondo bis me li godo in tranquillità, fino all’uno-due finale RITFW e Yellow Ledbetter, altro picco del concerto, ma imparagonabile a quanto detto prima.
Non ha senso che io (o chiunque altro) mi lamenti per non aver sentito Hail, hail o RVM o Nothing as it seems: i Pearl Jam ancora una volta si sono superati e hanno dato ai fans qualcosa di indimenticabile.
Gpg (fratello), Ale (compagno), Deb (il mio angelo), Albe, l'australiano Mastro (sempre presente), Pero, Benny, Piero, Electrifying, Robbè… quello a cui abbiamo assistito rimarrà nella storia (nella mia, almeno, di sicuro).
Della band non parlo: direi ovvietà sdolcinate e melense. Solo una cosa: il mio, il nostro grazie, l’abbiamo cantato a sufficienza durante il concerto, ma… grazie ancora.

L. (un anonimo fanatico dei PJ)

12 settembre 2006

Stadium Arcadium



Questo disco è STREPITOSO!!!! Non mi ha ancora stufato, da quando è uscito.. Ascoltatelo!

06 settembre 2006

Giacinto e Antonio

Forse ho sbagliato ed è un po’ troppo personale quello che ho scritto qua sotto, per cui se preferite non andate oltre.

Oggi sono stato ad omaggiare il feretro del capitano dei capitani, la colonna, la bandiera, “l’attaccante mascherato (da terzino)”: Giacinto Facchetti.
Sarti, Burgnich, Facchetti, Guarneri, Picchi, Tagnin, Jair, Corso, Mazzola, Peirò, Suarez. Chissà cosa si prova ad essere parte di un mito. Della storia.
Il cortile di Sant’Ambrogio era pieno di gente di tutti i tipi: bambini, distinti manager in giacca, cravatta, auricolare del telefonino e sciarpa e cappellino nerazzurri, signori anziani (in particolare uno, che era dietro di me, che piangeva come una fontana), e un Massimo Moratti che non si è sottratto all’esposizione, lì con sua moglie, entrambi con due occhi così.
Tutti lì, per l’addio a una persona straordinaria a detta di tutti, senza macchia e senza nemici, a cui volevano bene tutti, senza eccezioni. Un uomo per bene.
E tutta quella gente, lì in Sant’Ambrogio (lo so, non ci vuole l’apostrofo, ma a Milano si scrive così), in quel chiostro enorme, ma che sembrava sempre troppo piccolo per contenere tutto l’affetto di chi era venuto a piangere, a dire una preghiera o, semplicemente, a fare un saluto.
E… e ho pensato a mio padre, a quella cappella troppo piccola per contenere tutti, alla gente fuori, alle facce, al dolore, al senso di solitudine e di perdita. Ai suoi ricordi della Grande Inter, di quella vittoria sul Real seguita per radio, di quel dirmi “Io c’ero”. Di quel male che ha portato via, quasi identico, entrambi, quasi alla stessa età. Non so se è la suggestione o se sono i ricordi che si confondono, ma quando recitava la sacra formazione “Sarti, Burgnich, Facchetti…”, su Giacinto si fermava sempre un attimo, come se fosse un nome da assaporare più degli altri: uomo semplice e straordinario allo stesso tempo. Come mio padre.
Sono quelle morti che fanno male anche quando il tempo lenisce le ferite: quelle morti che ti lasciano un senso di vuoto che non si colma mai.
Ecco, probabilmente volevo scrivere qualcosa su Facchetti, ma un certo punto le dita sulla tastiera si sono mosse da sole ed è venuto fuori questo. Ormai è scritto. Scripta manent.
Beh, allora ciao Cipe, e salutami quel signore coi capelli bianchi. È Antonio, mio padre.

L.

04 settembre 2006

Comeback!


Appena tornati dalle vacanze, subito live!
Vi aspettiamo numerosi al nostro prossimo concerto, mercoledì 4 ottobre alla Blueshouse di Milano.. è tutto ancora da organizzare (non siamo ancora tornati in sala prove!), ma credo suoneremo sia cover, che pezzi nostri, con qualche sorpresa!
Come per gli episodi precedenti, l'entrata costerà 10 euro e comprende una consumazione. La musica inizierà verso le 21.30 / 22.
Sicuramente ci risentiamo prima del live.. per adesso.. prenotatevi!!!!
A presto!

30 luglio 2006

Buone vacanze!


Andiamo tutti in vacanza... buona estate a tutti! Ci risentiamo a settembre!

Campioni del mondo!!!!

09 luglio 2006

La Finale!


Ragazzi, che tensione! Già ieri sera ero preso dal nervosismo, pensando alla partita di questa sera.. Molto più che 12 anni fa negli USA, è vero che ero più giovane, ma qs volta è stata proprio un'altra cosa. Forse perchè ho visto la nazionale crescere poco a poco, partita dopo partita! E allora.. Forza Azzurri!

23 giugno 2006

Blueshouse 22.06.2006

Sono appena tornato a casa: serata divertente (dettagli a seguire):

da ringraziare assolutamente i sostenitori presenti nelle persone di Deborah, Sara, Simona, Vime, Possy, Frizzy, Gianca, Igor e il Killer per la presenza ed il supporto insostituibile.
I pezzi (a parte una versione dubbia di Interstate) sembra siano venuti fuori bene; la cassa del Dragone spettacolare (Dio se spettina e Dio se suona!!!), Ale in grande vena stasera (vero frontman), Fabio granitico e Davide solita grande sicurezza... e anch'io (sangue a parte sulla chitarra, frutto di un dito aperto) mi sono abbastanza piaciuto.
More of this later (adesso vado a dormire).
Ronf.
L.

06 giugno 2006

Proponi la tua scaletta!


Ciao mitici, giovedì 22 giugno torneremo nella storica BluesHouse (Via Sant'Uguzzone, 26 - Milano) per un'ora di concerto elettrico!
Non abbiamo ancora deciso la scaletta.. a parte far esordire live la nuovissima "My Hidden Half", che qualcuno di voi ha già ascoltato, in una breve preview sul ns sito www.geocities.com/gpg1978
Fateci avere le vostre preferenze!
Ci vediamo il 22 (avvisateci se venite, in modo da farvi trovare i biglietti in cassa)

Ps e domani arriva un nuovo gear.. e che gear.. la cassa del Dragone!!!

05 giugno 2006

Trovato il prossimo regalo per me e Luca

Non potete non regalarcelo...

GUITAR HERO
Piattaforma: Playstation 2
Genere: simulazione di chitarrista invasato
Prezzo: 89 euro (la confezione comprende la chitarra)

Pensavate di aver visto tutto su console, le periferiche più assurde? Bongo, mulinelli da pesca, guantoni da pugilato, microfoni, pulsantiere da quiz, maracas e chi più ne ha più ne metta. E invece, ecco pronti i giocatori a stupirsi ancora: arriva infatti Guitar Hero che, come il titolo gentilmente suggerisce, ci pone nei panni di un assatanato chitarista, un virtuoso della Gibson pronto a scatenare il delirio della folla. Per farlo sarete dotati della periferica più grande e curata mai vista sulla Playstation 2: una riproduzione fedele di una chitarra con cinque pulsanti al posto degli accordi e una sorta di pulsante al posto delle corde. Sembra stupido o assurdo? Provate a chiedere lumi a chi l'ha provato. O magari sbirciare un trentenne mentre indiavolato cerca di intonare Smoke on the water...
Il segreto del successo di Guitar Hero è infatti molto semplice e permette a chi possiede una Playstation 2 di suonare 47 canzoni rock totalmente in licenza su una chitarra periferica, fatta sul modello di una mitica Gibson SG. Una volta impugnata la chitarra si schiuderà un mondo fatto di note e il videogiocatore si sentirà come uno dei mostri sacri del rock. Usando 5 tasti, una strum-bar e una whammy bar, dalla Gibson usciranno note, riff e accordi come delle vere rockstar. La periferica sente persino l’allineamento della chitarra rispetto al corpo e in certi momenti il giocatore può suonarla verticalmente per acquisire punti extra di stile, mentre il mettersi in ginocchio a suonare è… completamente facoltativo.
Gli eroi della chitarra possono battere sui tasti per creare note, accompagnamenti e accordi, strimpellare come farebbero con una vera chitarra e scorrere sul manico mentre suonano 30 classici del rock come Killer Queen, Ziggy Stardust, Smoke on Water e I Love Rock and Roll oltre a motivi contemporanei come Take Me Out e Nobody Knows e 17 canzoni di rock star promettenti. In modalità Single Play, Guitar Hero descrive il percorso di un aspirante chitarrista che tiene una serie d’importanti concerti, dai club indipendenti fino agli stadi. La modalità multiplayer invece, impegnerà 2 giocatori che si affronteranno in una serie di duelli elettrizzanti con la chitarra, contendendosi il titolo di Ultimate Guitar Hero.

31 maggio 2006

Polemic corner: suonare dal vivo

È un po’ di tempo che volevo scrivere di questa roba qui, ma gli ultimi avvenimenti hanno fatto salire il livello del veleno oltre il livello di guardia. Sono parecchi anni che suoniamo assieme: certo, il genere che facciamo non è esattamente “commerciale”, “ballabile” o “in”, e ho messo gli aggettivi tra virgolette perché la percezione è sempre soggettiva; il dato di fatto è che a Milano (e dintorni) suonano solo le cover band (a volte bravissime), le tribute band (prevalentemente del cazzo, tranne lodevoli eccezioni, tipo i Pearl Pusher) e le band che fanno revival 60/70/80/90 etc (alcune davvero esplosive e trascinanti… se capitano gli Heat Flow del mio amico Fede dalle vostre parti, non perdeteveli!!!).
Per chi fa musica propria, rock di stampo tipicamente americano, non c’è spazio. Punto. Già perché il rock (rock?) di stampo anglosassone, quelle cagate tipo White Stripes, Franz Ferdinand e roba del genere, va molto di più… oppure il tipo che ti chiede “Oh bello, fammi Albachiara!!”: vai a fartela suonare da qualcun altro.
Per dire, voglio fare Rain King dei Counting Crows, Lucky Town di Bruce Springsteen, Bittersweet dei Fuel o State of Love and Trust dei Pearl Jam: la gente si chiede ”Cos’è ‘sta roba?”, va via dopo mezzora e il gestore del locale non ti chiama più. Fine della storia.
Non voglio discettare in questa sede della (mancanza di) cultura musicale in Italia, non sono la persona adatta e sono parziale perché mi piace rovistare nei pezzi meno conosciuti dei miei idoli: la verità, purtroppo, è che la musica dal vivo in Italia si riduce ai grandi nomi e ai gruppi che riempiono i locali.
E qui si inseriscono le varie, sedicenti, a tratti esilaranti e a tratti squallide “agenzie di promozione” (o come cavolo le volete chiamare). Che dire di R***T****** I*****, che “dovrebbe” dare la possibilità di suonare e farsi conoscere? La giuria di qualità (qualità?? Ma dove?) arriva n ritardo e va via prima, magari perdendosi gruppi che, seppure magari non i nuovi idoli del rock, meritano sicuramente di andare avanti… badate bene, pur se capitato al nostro gruppo, non voglio passare per l’immodesto che pensa di essere più bravo di tutti: semplicemente, a giudicare dagli applausi della gente che c’era (e non tanti erano i nostri abituali fan), tanto cagare non dovevamo fare. O del fatto che si arriva al locale e ci viene detto “ragazzi, non ci sono gli amplificatori”: vi sembra una cosa seria?
Il livello medio di serietà, a Milano, è questo.
Non mi dilungo oltre, sono già stato troppo prolisso e anche troppo polemico: e se qualcuno si fosse offeso… beh, amen.
Attendo i commenti dei frequentatori musicisti (e non).
L.
PS: gli asterischi servono a farvi capire senza fare pubblicità a chi non se la merita.

22 maggio 2006

Il tormentone dell'anno " dust e dustine al ristorante"

Ciaoo..
ora che sono diventata componente del blog a tutti gli effetti, parto subito in quinta e apro un post :)
Lo apro dopo una domanda/invito da parte di Ale.. una domanda che ci siamo rivolti tante volte ma che raramente ha avuto risposta positiva. La domanda è : quando facciamo una cena dust e dustine?
La mia risposta è sempre la stessa.. ossia : benvolentieri!!! Ma caspiterina.. l'ultima proposta di cena l'ho lanciata io con Gip.. io da FANO cn furore.. io che salgo una volta si e una no..e nessuno di voi da MILANO è riuscito a rispondere :si!! Un pò la delusione :P
Allora.. vogliamo farla o no sta benedetta cena?
Magari un pò in là coi tempi xkè il prox we abbiamo il liga (sono già emozionata), poi Aldo Giovann e Giacomo..quindi andrà a finire a fine giugno inizio luglio (non il we dell'8 luglio xkè ho il raduno del fc d Elisa).
Io ci sono (ovvio, nei we in cui salgo).. Gp dirà la sua.. ma sta volta nn voglio scuse :P E semmai.. se è proprio difficile andare tutti.. ci accontenteremo d una cena a 4 :P Ale..guai a te se nn trovi na data :P
Insomma giovini (e nn dite che nn vi voglio bene, vi dò anche dei giovini), parlate con le rispettive donzelle. O meglio ancora, invitatele a registrarsi al blog..così che rispondono direttamente loro.
Buonanotteee !!!!!!

12 maggio 2006

Il Boss!!!

Riporto dal sito loose-ends.it:

A note form Bruce Springsteen (Tradotto da DD, Arry10 e DATMan)

Nel 1997 ho registrato “We shall overcome” per “Where have all the flowers gone: The songs of Pete Seeger”. Cresciuto a suon di rock’n’roll, conoscevo poco la musica di Pete e/o la profondità della sua influenza. Così sono entrato in un negozio di dischi e ne sono uscito con un mucchio di dischi di Pete Seeger sotto il braccio. I giorni seguenti trascorsi nell’ascolto di quei dischi, la forza di quelle canzoni, la loro ricchezza e il loro potere, mi hanno fatto cambiare idea sulla “folk music”. L’ascolto di questa musica e la nostra prima sessione del ’97 per il disco di Pete sono state per me l’inizio, apparentemente casuale, di una ricerca. Tramite Soozie Tyrell, violinista della E-Street Band, ho conosciuto un gruppo di musicisti di New York City che poi sono venuti a suonare nella nostra fattoria, a una festa nei campi. Fisarmonica, violino, banjo, contrabbasso e washboard(1) : era il suono che stavo cercando per il progetto su Pete Seeger. Volevo il suono di un po’ di persone che si incontrano per suonare. Dopo qualche telefona-ta, ci siamo sistemati uno vicino all’altro nel salotto di casa mia (i fiati in corridoio). Fino ad allora non avevamo mai suonato insieme manco una nota. Ho contato gli accordi iniziali di “Jesse James” e abbiamo cominciato. È stata come una corsa sulla giostra del luna park, il suono della sorpresa e il puro gusto di suonare. Musica di strada, musica da camera, musica da taverna, musica selvaggia, musica da circo, musica religiosa, gutter music 2) : c’era tutto questo in quelle canzoni, alcune con più di cent’anni. Rock, swing, roll. È stato un modo per tornare indietro alla informalità, alla libertà, all’eclettismo dei primissimi anni della mia musica per poi andare avanti. Questa è una registrazione dal vivo, tutta ripresa in tre sessioni di una giornata (’97, ’05 e ’06) e senza prove. Tutti gli arrangiamenti hanno preso forma mentre li suonavamo, potete sentirmi urlare i nomi dei ragazzi e degli strumenti mentre suoniamo. Questo approccio trascina l’ascoltatore lungo tutta l’esecuzione: si può sentire la musica non solo mentre viene suonata, ma anche mentre viene creata. Così, alzate il volume, mettetevi le scarpe da ballo [e da canto] e divertitevi. Noi l’abbiamo fatto. Queste sono le Seeger Sessions. Pete, grazie per l’ispirazione.
Bruce Springsteen
6 Marzo, 2006


(1)Washboard, letteralmente la tavola in legno e metallo per lavare i panni: proprio quella che si u-sava nel secolo scorso, prima che inventassero la lavatrice. (2)Intraducibile.

E stasera mi aspetta il concerto! Non vedo l'ora!!!

10 maggio 2006

Elisa - Live at Alcatraz, Milano, 1/5/2006

L'altra sera ho visto il live di Elisa all'Alcatraz di Milano, per All Music.. spettacolare!!! E' sempre stata una mia "fissa" sin dagli esordi di Labyrinth e A Feast For Me, forse più per essere particolare e diversa rispetto al "prototipo" di cantante/musicista/compositore italiano. Ma adesso sa veramente cantare in maniera impressionante! Mi è piaciuta molto in particolare "Creature", canzone da Asile's World (si legge ASILE, non ASAIL!).

Scaletta (praticamente tutto acustico):
  1. Swan
  2. Rainbow
  3. Beautiful Night
  4. People Are Strange (cover dei Doors)
  5. Creature
  6. Wild Horses (cover dei Rolling Stones)
  7. Labyrinth
  8. Una Poesia Anche Per Te
Peccato non esserci stati, ma ero in vacanza questa volta.. Vocalmente impressionante, mai stata così. E la sua forza è il continuare a meravigliare, per i tanti cambiamenti musicali che propone ad ogni nuovo lavoro/live.
Spero che anche il gruppo con cui suona, la maggior parte dei musicisti la segue dagli inizi, continui a crescere musicalmente! Brava Elisa, aspetto nuovi concerti e album!

04 maggio 2006

Pearl Jam - "Pearl Jam": 6

Come promesso, ecco il mio primo contributo al blog: la recensione, pezzo per pezzo, del nuovo dei Pearl Jam (da parte di un fanatico, cioè io)… sarà luuuuuuuuuuuunga (spero non troppo, ma temo di sì):

  1. LIFE WASTED: Un pezzo discreto, bel ritornello che ti si appiccica in testa, con tanto di tempo dispari e doppie voci (a cura Matt Cameron); estrema separazione dei suoni (come in tutto il disco) con la Les Paul di Mike e la Tele di Stone in bella evidenza: bella la parte sporchissima di Mike, il delay, l'assolo finale; voto: 6,5;
  2. WORLD WIDE SUICIDE: interessante la parte inizia fatta da Eddie con l'E-Bow, il pezzo ricorda molto alcuni dei pezzi di Lost Dogs (non escluderei sia stata "risparmiata" ai tempi, in vista di questo disco); la novità sono i suoni piuttosto puliti sulla strofa ed il suono del ritornello di Stone molto fuzzoso; carino il flanger sullo special e l'assolino finale di Mike; voto 6+;
  3. COMATOSE: all'inizio sembra che siano gli Who a suonare, poi parte una specie di versioen rivista di Spin the black circle / Lukin', già sentita ma molto trascinante; le note singole fatte da Stone e Mike in contemporanea fanno molto (troppo) melodic punk (si dice ascoltassero un casino i Dead Kennedys); belli gli stacchi, Matt Cameron è uno dei migliori batteristi al mondo; voto 6,5;
  4. SEVERED HANDS: qui si fa sul serio, suoni dellamadonna, il riff principale ricorda Porch, il bridge è preso quasi di peso da una canzone di Riot Act (non ricordo quale); l'assolo finale è SPAZIALE!; voto 8;
  5. MARKER IN THE SAND: anche questo mi pare un pezzo "risparmiato da Lost Dogs", con una voce splendida (ricorda Chris Cornell a tratti); poi vira al pop più ruffiano… da notar assolutamente la complementarietà perfetta e musicalissima dei suoni di Mike e Stone; nonostante ciò, voto 5,5;
  6. PARACHUTES: Abbey Road ha riaperto i battenti, canzone dalla costruzione armonica molto semplice ma piacevole, suoni acustici, anticipi, tempi dispari, suoni di Mike, hammond e Rhodes (col tremolo) veramente pregevolo…. Però il pezzo dice poco; voto 5,5;
  7. UNEMPLOYABLE: mi ricorda qualcosa (tipo Sheryl Crow nella strofa e un pochino i REM nel ritornello); pezzo oslare (mai avrei pensato di poterlo dire dei PJ); ottimi come al solito stacchi e cambi di ritmo (Matt è un eroe, lo ribadisco); voto 5;
  8. BIG WAVE: molto punk, riff orecchiabilissimo, seconde voci belle, così come il ritornello, assolo molto rock'n'roll… poi, improvvisamente, i PJ si trasformano per un attimo nei Police (così come in Evacuation) e poi scivolano in un finale quasi noise; starno ma piace; voto 7-;
  9. GONE: l'apertura è una delle cose più belle della storia della musica, da pelle d'oca; il lavoro frammentario di E-Bow di Eddie è meraviglioso (e mi ricorda un po' Telepathia dei Piks, altro lavoro di E-Bow veramente pregevole); poi il pezzo si gira, si rigira, sembra non trovare una dimensione ben definita nei ritornelli, ma rimane sempre un gran pezzo; voto 8-;
  10. WASTED REPRISE: 2 minuti di pumped organ (suonato anche un po' a caso) alla Neil Young; voto 5 (inutile);
  11. ARMY RESERVE: bello l'inizio con le chitarre che si intrecciano, grandissimi suoni, con un ritornello che spiazza ai primi ascolti e, in generale, rimane in mnte molto meno delle strofe; a tratti Eddie ha una voce che è più Cornell di Cornell stesso; da segnalare l'assolo di Mike con il 2° suono più marcio del disco; voto 6,5;
  12. COME BACK: apre il disco il crunch leggero più bello del disco, ma poi il pezzo è molto (troppo) anni '60, fondato su 4 accordi e batteria dritta, insomma un grande classico; lo special è telefonatissimo, si capisce dalla prima nota della prima strofa; andava bene su un disco degli Everly Brothers, in uno dei PJ no; voto 4;
  13. INSIDE JOB: l'inizio è da brividi, reverse delay (mi ha quasi fatto piangere al primo ascolto), bellissimi i "risucchi" del delay; poi entra Mike col suono più marcio, sporco, lo-fi che ci sia, ed è un suono fatto apposta per questo pezzo… bella l'idea del piano che sottolinea gli accenti, e poi c'è spazio anche per il basso (grande Jeff)… e poi una voce, una voce, una voce che… Dio, questo è l'Eddie Vedder che ti smuove tutto dentro, hce ti cattura; bella la discesa verso il ritorno alla strofa, e poi la sorpresa del ritornello, orecchiabile, grandi seconde voci, costruito benissimo, poi passa in maggiore (ed è qualcosa di già sentito in Riot Act, carino ma niente di più) ed è anche carino il finale alla strofa con assolino di Mike e Eddie che fa gli urletti come ai bei tempi… poi, dopo 20 secondi c'è un riffettino con un delay che definire presente è un eufemismo, e che è una via di mezzo tra la fine di Shine on You crazy diamond e un pezzo degli U2 (Silver and Gold con una spruzzatina di October come atmosfera); il pezzo più bello del disco; voto 9;

Onestamente? Dopo 4 anni mi aspettavo di più. Altrettanto onestamente? Sono il mio gruppo preferito, alcune chicche ci sono anche in questo disco, dal vivo sono un rullo compressore, Mike e Stone sono una delle coppie di chitarristi più efficaci della storia del rock (secondi solo a Perry/Witford), Eddie è IL cantante rock per eccellenza, Matt è uno dei batteristi migliori al mondo e con Jeff forma un muro inscalfibile. Incontrastati e incontrastabili nonostante un disco non proprio esaltante.
Le vostre impressioni?
L.

03 maggio 2006

Forza Maurizio!

Dal sito del Corriere..

Ricoverato Maurizo Mosca: è grave
MILANO - Il giornalista sportivo Maurizio Mosca, 66 anni, è stato ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano per un'emorragia interna. Volto noto della televisione, spesso ospite di trasmissioni come Controcampo e Guida al campionato, Mosca è stato sottoposto a due interventi. Di recente era stato operato per un tumore, notizia che non aveva rivelato a nessuno. Dopo una notte travagliata, Mosca si è ripreso miracolosamente, ma le sue condizioni restano comunque gravi.
LA SCHEDA - Figlio del grande umorista Giovanni, Maurizio Mosca è nato a Roma. Ha iniziato la carriera nella redazione sportiva de La Notte per poi passare alla Gazzetta dello Sport, dove è stato per 20 anni caporedattore. Negli anni '80 il passaggio alla tv, dove si è occupato perlopiù di calcio diventando la spalla di Aldo Biscardi nel Processo del lunedì.

FORZA MAURIZIO!

24 aprile 2006

Voti e recensioni

Inizio subito con un argomento a me (ma anche ad alcuni di voi) molto caro: voti sugli ultimi cd ascoltati e film visti. Spiegazione e note molto stringate, ho poco tempo per scrivere e voi (forse) poco per leggere.
Iniziamo con i cd..

Ben Harper - "Both Sides Of The Gun": 6,5



Non mi ha detto molto, nonostante le recensioni entusiastiche trovate in giro: il doppio cd non è male, quando lo ascolti ti piace, ma poi quando riguardi i titoli non ti ricordi un pezzo in particolare.




Placebo - "Meds": 6,5.
Anche in qs caso, una mezza delusione per un gruppo che mi è piaciuto molto ultimamente (molto bello il precedente Sleeping With Ghosts). Hanno un buon piglio, ma il cd si addormenta a metà.. giusto prima del duetto con M. Stipe dei REM (abbastanza deludente in realtà).

David Gilmour - "On An Island": 6
Bellissimo il primo pezzo che dà il titolo all'album, dopo una traccia di introduzione. Sembravano quasi tornati i Pink Floyd (più o meno..). Le altre canzoni non mi piacciono molto, ma i suoni sono spaziali.. E che seconda parte di concerto a Milano qualche settimana fa!!! Da 9,5! Uno dei pochi concerti che mi ha veramente coinvolto e che vorrei rivivere un giorno (impossibile).

Dolcenera - "Il Popolo Dei Sogni": 5,5
Mi spiace venga dopo un mostro sacro come D. Gilmour, cmq ho ascoltato con curiosità il cd dopo Sanremo (secondo me "Com'è Straordinaria La Vita" poteva/doveva vincere), ma in realtà, nonostante una buona produzione (cosa più unica che rara nelle ultime uscite di musicisti italiani), non ho trovato tante idee originali. Interessante la versione live di "Emozioni" di Battisti, anche se la mia versione preferita resta quella di Elisa ad una vecchia apparizione milanese di qualche anno fa..

G. DeGraw - "Chariot": 6,5
Bello per essere un cd d'accompagnamento! "Chariot" è bellissima e divertente, ho visto che è uscito anche un nuovo video, si tratta di roba commerciale, ma per me il ragazzo ci sa fare.. se non avete pretese, il cd ideale per quando siete contenti e magari in macchina.

Inoltre, ho inziato ad ascoltare "Karmacode" degli italiani Lacuna Coil.. dai primi pezzi sembra veramente potente!
Qs weekend poi mi è capitato di riascoltare "Countdown To Extinction" dei Megadeth.. Lacrime!!! Anche se oggi non tornerei più ad ascoltare Heavy Metal (sono invecchiato).


Film: "L'era Glaciale 2 - Il Disgelo" - voto 6,5



Scelto per l'ottimo ricordo del primo episodio, mi ha un po' deluso, anche se alla fine è piacevole e ben fatto. Però non ha più la novità e quel qualcosa che ha fatto ridere anche me vedendo il primo episodio (dicono che non rido mai durante i film).
Carino..





Gian Paolo (ancora esaltato per aver trovato i biglietti per il prox live milanese del Boss!)

Primo Post


Ciao a tutti! E' con immenso ;) piacere che posto il primo messaggio sul nuovo Dusters-Blog!
In questo spazio Dust e Dusters (leggasi DustFans!) potranno scrivere tutto ciò che passa loro per la testa!
Vi aspettiamo numerosi (come ai ns numerosi - ehm, più o meno - concerti!)
Gian Paolo